Vediamo la differenza tra rischio e pericolo, due parole che spesso vengono utilizzate impropriamente.
Partiamo sempre dal D.Lgs 81/08 che da una chiara definizione dei due termini:
- PERICOLO: "proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore o agente avente il potenziale di causare danni". Quindi è una proprietà o una qualità di una attrezzatura da lavoro, di una macchina, di una sostanza, etc… che può creare un danno. Per esempio, un coltello dalla lama affilata è un pericolo, in quanto la sua lama può causare un danno.
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RISCHIO: "probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione". Quindi il rischio è la probabilità che si verifichi un danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente. Ritornando all’ esempio del coltello, il rischio è la probabilità che utilizzandolo ci si possa tagliare.
Il rischio può essere espresso dalla formula: pericolo x magnitudo.
Quindi il rischio è il prodotto tra la pericolosità (probabilità che un evento si verifichi) e la magnitudo (la gravità del potenziale danno).
Non è il pericolo che rappresenta un danno per i lavoratori, ma l’esposizione al pericolo, cioè il rischio.
E’ per questo che per le aziende è molto importante una attenta valutazione dei rischi presente nell’ attività lavorativa con l’obiettivo di eliminarli oppure ridurli.
Nelle attività lavorative, l'utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature e il rispetto delle normative vigenti possono prevenire il verificarsi di incidenti e infortuni.
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